Scambio sul posto per fotovoltaico: guida completa con esempio pratico

Scambio sul posto con GSE

Se anche tu ti stai chiedendo cos’è lo scambio sul posto, come funziona e come si calcola, abbiamo una buona notizia per te: sei atterrato sulla pagina giusta!

In questo articolo risponderemo a tutte le domande comuni sullo scambio sul posto fornendo esempi pratici e link a fonti ufficiali per effettuare i calcoli in modo alquanto preciso!

Si precisa però che, salvo modifiche, lo Scambio sul Posto cesserà di esistere entro il 2024, in maniera retroattiva.

Premessa

L’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico può essere:

  1. o immagazzinata nelle batteria mediante un sistema di accumulo per essere utilizzata successivamente;
  2. o immessa nella rete elettrica nazionale gestita dal GSE, ossia il Gestore dei Servizi Elettrici.

Al contrario, quando l’impianto non produce energia sufficiente, questa viene prelevata dalla rete elettrica e pagata normalmente in bolletta all’operatore (Enel Energia, ecc..).

Questo continuo immettere e prelevare energia elettrica dalla rete nazionale dà vita al concetto di scambio sul posto.

Cos’è lo scambio sul posto

Lo scambio sul posto è una sorta di rimborso che ripaga l’utente per l’energia immessa nella rete elettrica nazionale.

Oggetto del rimborso non è solo l’energia in sé ma anche parte dei servizi di rete come la distribuzione, il dispacciamento ed alcuni oneri di sistema.

Come funziona lo scambio sul posto

Il funzionamento dello scambio sul posto è abbastanza semplice. Altro non è che una compensazione dei costi tra quanto prelevato dalla rete nazionale e quanto invece immesso.

Se a fine dell’anno solare precedente il totale dell’energia immessa nella rete elettrica dall’impianto fotovoltaico risulterà essere in quantità maggiore rispetto a quella prelevata dalla stessa, l’eccedenza verrà retribuita come se fosse una vendita di energia.

Se al contrario risulterà essere minore, avverrà un rimborso parziale delle bollette pagate.

Quindi:

  • Se il tuo impianto ha immesso in rete più energia rispetto a quella prelevata, otterrai un profitto.
  • Se hai prelevato dalla rete più energia rispetto a quella immessa dall’impianto, otterrai un rimborso dei costi sostenuti.

Esempio 1: se nell’arco dell’anno solare precedente il tuo impianto ha immesso nella rete nazionale 1000 kWh di energia e ne hai prelevato 800 kWh, riceverai un compenso per i 200 kWh immessi in eccedenza.

Esempio 2: se nell’arco dell’anno solare precedente il tuo impianto ha immesso nella rete nazionale 1000 kWh di energia e ne hai prelevato 1400 kWh, pagherai solo per i 400 kWh di energia in più, ricevendo un rimborso per i 1000 kWh già pagati.

Dunque lo scambio sul posto non sconta le bollette, che sono già state emesse e pagate al proprio operatore. Il contributo economico del GSE avviene a posteriori, rimborsando parte delle bollette pagate.

Periodicamente, infatti, l’operatore elettrico (Enel Energia o altri) comunica al GSE le letture dei contatori con il totale dell’energia immessa e prelevata. Il GSE effettuerà dei calcoli per quantificare l’eventuale contributo erogato con acconti semestrali o conguagli annuali.

In caso di eccedenza (Esempio 1), i kWh di energia in più vengono remunerati al prezzo di mercato e sottoposti a tassazione in quanto equiparabili ad una vera e propria vendita. Questo però non richiede la partita IVA ma la sola dichiarazione fiscale in quanto ritenuta un’attività di reddito occasionale.

Come viene calcolato lo scambio sul posto dal GSE

Per calcolare lo scambio sul posto, il GSE utilizza la seguente formula:

Cs = min ( Oe ; Cei ) + CUsf x Es

dove:

  • Cs: contributo in conto scambio
  • Oe: onere dell’energia prelevata dalla rete
  • Cei: controvalore dell’energia immessa in rete
  • CUsf: corrispettivo unitario di scambio forfetario
  • Es: quantità di energia scambiata

Affrontiamo nel dettaglio i singoli parametri della formula.

Onere dell’energia prelevata dalla rete

Trattasi del prezzo dell’energia elettrica prelevata dalla rete e già pagato all’operatore.

Il prezzo è espresso in euro ed è dato dalla moltiplicazione tra i kWh prelevati e il Prezzo Unico Nazionale più comunemente detto PUN.

Il PUN è variabile in base ai prezzi di mercato rilevati ogni mese e viene pubblicato dal GSE sul sito mercatoelettrico.org. Al momento in cui scriviamo questo articolo, il PUN oscilla tra i 5 e i 6 centesimi di euro per kWh.

Il valore di Oe è quindi dato dalla seguente formula: 

Oe = kWh prelevati * PUN

Controvalore dell’energia immessa in rete

È il prezzo espresso in euro e calcolato nella zona di riferimento in base agli orari di immissione nella rete nazionale.

Anch’esso è variabile in base alle regioni e agli orari di immissione ed al momento in cui scriviamo questo articolo oscilla tra i 5 e i 6 centesimi di euro per kWh.

Il valore del Cei è dato dalla seguente formula:

Cei = kWh immessi * prezzo zonale orario energia giorno precedente

Corrispettivo unitario di scambio forfettario

È un valore espresso in centesimi di euro che quantifica gli oneri di sistema e alcuni costi di rete. 

Tale corrispettivo viene pubblicato ogni anno nella sezione dedicata allo scambio sul posto sul sito di arera.it sotto la voce Valori del corrispettivo unitario di scambio forfetario per l’anno yyyy.

Nel dettaglio questo valore contiene le tariffe di distribuzione, di trasmissione, di dispacciamento ed alcuni oneri normalmente addebitati in bolletta (componenti A, UC, UC3 e UC6) e vigenti nel mese in corso (non viene rimborsata la componente MCT).

Il valore del CUsf è dato dalla seguente formula:

CUsf = c€/kwh

Quantità di energia scambiata

Espresso in kWh, è semplicemente il valore minimo tra immissioni e prelievi:

Es = minimo tra kWh immessi e kWh prelevati

Esempio pratico di calcolo di scambio sul posto

Vediamo un esempio di come viene calcolato lo scambio sul posto ipotizzando il caso di un classico impianto fotovoltaico da 3 kWp.

  • Energia prodotta dall’impianto fotovoltaico: 3500 kWh/anno
  • Energia immessa in rete e riconosciuta dal GSE: 2000 kWh/anno
  • Energia prelevata dalla rete e pagata in bolletta: 1500 kWh/anno
  • Prezzo energia: ipotizzato a 0,06 €/kWh

Ecco come viene calcolato il contributo in conto scambio (Cs):

Cs = min ( Oe ; Cei ) + (CUsf x Es)

Cs = min [(1500 kWh * 0,06 €) ; (2000 kWh * 0,06 € )] + (CUsf * Es)

Cs = min [90 ; 120] + (0,08 * 1500)

Cs = 90 + 120 = 210 €

Il contributo in conto scambio stimato nell’anno è di 210 euro.

Ti ricordiamo che il contributo non rimborsa le imposte pagate in bolletta – che sono circa il 34% della bolletta – e che non viene tassato come reddito aggiuntivo.

Notiamo però che è stata immessa in rete più energia di quanta effettivamente utilizzata (120 euro di energia immessa contro i 90 euro di energia prelevata).

Quindi abbiamo un’eccedenza di 30 euro. 

Qualora volessi richiedere la liquidazione monetaria dei 30 euro, questi verranno sottoposti a tassazione come “Altri redditi” Irpef. Per piccoli impianti non è richiesta la partita IVA.

In caso contrario questi 30 euro verranno messi a credito nel contributo dello scambio sul posto dell’anno successivo.

Bonus 110% e scambio sul posto

Il Superbonus 110% è un’agevolazione molto importante che a seguito di un intervento trainante – come la sostituzione dell’impianto di riscaldamento o del solo generatore – dà diritto alla fornitura e posa in opera gratuita di un impianto fotovoltaico, con dei massimali di spesa.

Per saperne di più ti invitiamo a leggere l’articolo dedicato a Superbonus 110% e Fotovoltaico.

Chi usufruisce del Superbonus 110% per l’installazione del proprio impianto fotovoltaico non può usufruire dello scambio sul posto bensì del ritiro dedicato.

Lo scambio sul posto è invece consentito per chi usufruisce del bonus ristrutturazioni edilizie.

Se sei residente in Sicilia e sei interessato all’installazione di un impianto fotovoltaico ad alte prestazioni, non esitare a contattarci per un preventivo gratuito senza impegno effettuato dai nostri tecnici su misura sulle tue esigenze di consumo energetico!

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