Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è un aspetto importante da considerare nel ciclo di vita di un impianto fotovoltaico.
Sebbene i pannelli solari possano durare oltre 25 anni, esistono circostanze come calamità naturali o deterioramento che possono renderne necessario lo smaltimento anticipato.
In questa guida, esamineremo in dettaglio il processo di smaltimento dei pannelli solari, chi è responsabile di tale operazione, i costi associati e quali leggi regolamentano questa pratica.
Smaltimento pannelli solari
I pannelli solari fotovoltaici guasti sono classificati come RAEE, acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
Si tratta della stessa categoria in cui rientrano i vecchi apparecchi elettrici ed elettronici guasti, come i televisori, e che solitamente vengono smaltiti presso i centri di raccolta comunali.
Esistono due tipologie di RAEE fotovoltaici, suddivise in base alla loro potenza:
- RAEE professionali: si riferiscono ai rifiuti generati da pannelli solari installati in impianti con una potenza nominale uguale o superiore a 10 kWp.
- RAEE domestici: si riferiscono ai rifiuti prodotti da pannelli solari installati in impianti con una potenza nominale inferiore a 10 kWp.
Ma vediamo cosa dice in merito la normativa sullo smaltimento dei pannelli solari.
Normativa smaltimento pannelli fotovoltaici
La normativa che stabilisce il processo di smaltimento dei pannelli fotovoltaici considerati rifiuti RAEE è il Decreto Legislativo n. 49/2014 – in particolare l’articolo 40 – che attua la Direttiva 2012/19/UE.
Attualmente lo smaltimento prevede il riciclo del 98% dei materiali di cui sono composti i pannelli solari, il quale va effettuato presso centri di raccolta specifici per garantire il corretto smaltimento e la tracciabilità.
La responsabilità dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici varia a seconda della data di installazione e della potenza dell’impianto:
- Per gli impianti fotovoltaici domestici, ossia quelli con potenza nominale inferiore a 10 kWp, la responsabilità è del proprietario dell’impianto e lo smaltimento deve essere effettuato presso il Centro di Raccolta dei RAEE di riferimento, il cui indirizzo e informazioni possono essere trovati sul sito ufficiale del Centro di Coordinamento RAEE.
- Per gli impianti fovotoltaici professionali, ossia quelli con potenza nominale pari o superiore a 10 kWp, esistono due casistiche:
- Impianti installati prima del 12 aprile 2014: la responsabilità è del proprietario dell’impianto che però ha la possibilità di avvalersi del ritiro Uno Contro Uno che – in caso di acquisto di un nuovo impianto – ribalta sul nuovo produttore la responsabilità dello smaltimento del vecchio impianto.
- Impianti installati dopo il 12 aprile 2014: la responsabilità è del produttore.
Costi smaltimento pannelli fotovoltaici
Il costo dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici classificati come RAEE domestici e le relative operazioni di recupero sono interamente a carico dei produttori, il che significa che non comporta costi aggiuntivi per il proprietario dell’impianto fotovoltaico.
I costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici classificati come RAEE professionali variano a seconda delle circostanze:
- Per gli impianti entrati in esercizio prima del 12 aprile 2014, i costi di smaltimento ricadono sul produttore in caso di sostituzione dei pannelli (ritiro Uno Contro Uno), mentre in tutti gli altri casi, sono a carico del proprietario.
- Per gli impianti entrati in esercizio dopo il 12 aprile 2014, il costo dello smaltimento è a carico del produttore.
Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici incentivati dal Conto Energia, il GSE trattiene una cauzione di 10€ per ciascun modulo fotovoltaico, indipendentemente che si tratti di impianti domestici o professionali.
Tale cauzione verrà restituita una volta che l’impianto sarà stato smaltito in modo corretto.