Guida completa alla contabilizzazione del calore per condomini

Contabilizzazione calore condominio

Per contabilizzazione del calore in condominio ci si riferisce alla misurazione dell’energia termica utilizzata volontariamente da ogni singola unità abitativa, ossia il consumo di ogni famiglia per un determinato servizio.

A seguito dell’installazione di valvole termostatiche e sensori di temperatura, ogni appartamento può decidere in modo indipendente come e quando utilizzare il riscaldamento, senza essere vincolato a orari e temperature imposti, pur rispettando i limiti legali.

Sebbene la caldaia rimanga centralizzata, ogni residente ha il controllo totale sulla propria gestione energetica e paga solo per l’energia effettivamente consumata.

Questa tecnologia, quindi, permette di gestire in modo autonomo e indipendente il riscaldamento negli edifici dotati di impianto centralizzato o collegati a una rete di teleriscaldamento.

La contabilizzazione consente a ogni utente di essere consapevole dei propri consumi, il che, combinato con la termoregolazione, permette una gestione autonoma del riscaldamento.

Nei condomini con impianti di riscaldamento centralizzati, la contabilizzazione del calore è obbligatoria per legge. Anche se questo obbligo non si applica agli impianti autonomi, è comunque consigliabile dotarsi di un sistema di contabilizzazione del calore per ottenere risparmi energetici ed economici.

Vantaggi della contabilizzazione del calore

Di per sé, l’adozione della contabilizzazione condominiale non riduce direttamente il consumo di energia, ma promuove un cambiamento comportamentale nell’utente che porta poi a una reale diminuzione dei consumi.

Ad esempio, sapendo che pagherà esattamente per ciò che utilizza, l’utente, quando ha caldo, probabilmente non aprirà più le finestre, ma regolerà il proprio impianto, arrivando, se necessario, a spegnere temporaneamente un radiatore.

Tuttavia, i benefici non si limitano a questo aspetto:

  • Riduzione delle emissioni di CO2;
  • Risparmio annuale sui costi del combustibile utilizzato;
  • Accesso alle detrazioni fiscali per le spese di installazione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione;
  • Riduzione del consumo energetico dal 12 al 30%;
  • Risparmio in bolletta compreso tra 50 e 100 euro bimestrali.

In definitiva, questo sistema offre a ciascun utente tutti i vantaggi di un impianto di riscaldamento autonomo, mantenendo al contempo le caratteristiche di sicurezza, economicità ed efficienza di un impianto centralizzato.

Contabilizzazione riscaldamento condominiale e ripartizione costi

Con un buon sistema di contabilizzazione, l’utente paga in base al consumo volontario, ossia alla quantità di calore prelevata dall’impianto centralizzato per soddisfare le esigenze di temperatura del proprio appartamento.

Tuttavia, deve anche coprire il consumo involontario, che rappresenta il calore disperso dall’impianto per rendere disponibile il servizio. Un principio fondamentale della ripartizione del calore è la possibilità di controllare e valutare il proprio consumo.

Per assegnare a ogni unità immobiliare una quota della spesa proporzionale al suo consumo individuale, si utilizza un sistema di contabilizzazione, definito come un “sistema tecnico che consente la misurazione dell’energia termica o frigorifera fornita alle singole unità immobiliari (utenze) servite da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento o teleraffreddamento”.

Contabilizzazione condominiale

Ad esempio, immaginiamo un condominio di quattro appartamenti con un consumo annuale centralizzato di 10.000 kWh. Il primo passo è distinguere tra consumi volontari e involontari.

Supponendo che si tratti di un edificio a quattro piani con un impianto di distribuzione verticale a colonne ben isolato, la quota involontaria sarà del 20%, mentre quella volontaria sarà dell’80%. Questo significa 8.000 kWh di consumi volontari, che saranno ripartiti tra i quattro appartamenti tramite appositi ripartitori: dispositivi elettronici di misurazione del calore adatti per impianti termici centralizzati a colonne montanti.

Questo sistema di misurazione diretta consente a ciascun condomino di pagare in base all’effettivo utilizzo dei propri termosifoni. Così, un singolo condomino pagherà solo per i suoi 1.700 kWh consumati durante l’anno, invece di basarsi su una stima che potrebbe essere imprecisa.

Oltre alla propria quota di consumi involontari, ogni condomino dovrà contribuire ai costi di manutenzione della caldaia comune e degli altri apparecchi collegati.

Contabilizzazione diretta e indiretta

La contabilizzazione dei consumi volontari può avvenire in due modi: diretta o indiretta.

Contabilizzazione diretta

La contabilizzazione diretta è un metodo comunemente utilizzato negli impianti con distribuzione orizzontale. In genere, prevede l’installazione di contatori composti da un misuratore di portata (volumetrico, ad ultrasuoni o a campo magnetico) e due sensori di temperatura, che monitorano la temperatura di ingresso e uscita dell’acqua di riscaldamento nel circuito dell’utente.

Ogni appartamento è dotato di una separazione idraulica che consente l’installazione diretta del contatore di calore sulle tubazioni di ingresso. Questo contatore fornisce la lettura dei kWh consumati. Benché efficace, questo sistema può risultare costoso.

I sistemi di contabilizzazione diretta utilizzano i “Contatori di Energia Termica” (CET), che permettono ai singoli utenti di misurare con precisione il loro consumo energetico volontario, espresso in chilowattora (kWh), senza necessità di ulteriori misurazioni o stime.

Contabilizzazione indiretta

Il metodo a contabilizzazione indiretta è tipicamente utilizzato negli impianti a colonne montanti che servono radiatori o termoconvettori. La stima dei consumi avviene tramite ripartitori installati sui singoli corpi scaldanti.

L’implementazione di questo sistema non richiede modifiche strutturali all’impianto esistente, rendendolo una soluzione pratica e conveniente.

I sistemi di contabilizzazione indiretta si basano su “Ripartitori di Calore” o “Totalizzatori dei tempi di inserzione“. Questi dispositivi, collegati ai radiatori o ad altri terminali con valvole di zona, forniscono una stima della percentuale di consumo volontario attraverso un conteggio utile.

Contabilizzazione del calore normativa

La contabilizzazione del calore in condominio è ora obbligatoria in tutti i condomini con impianti centralizzati. Il decreto legge 102/2014, che recepisce la direttiva 2012/27/UE, impone infatti l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, come ripartitori o altri dispositivi, su tutto il territorio nazionale.

È importante sottolineare che questa normativa nazionale prevale su tutte le leggi regionali esistenti. Pertanto, qualsiasi provvedimento regionale che sia in contrasto con la nuova legge nazionale viene annullato.

Per quanto riguarda le sanzioni previste dal Decreto Legislativo 102/2014, chi non si adegua a queste disposizioni può essere multato con sanzioni che variano da 500 a 2.500 euro.

Contabilizzazione di calore in condominio

È importante notare che il Decreto legge 102/2014 dà priorità all’installazione di contatori di energia termica individuali, ossia i sistemi di contabilizzazione diretta. Solo quando questa soluzione non è economicamente fattibile (ad esempio, nel caso di impianti con distribuzione verticale a colonne montanti) o tecnicamente impraticabile (ad esempio, se le tubazioni di ingresso e uscita non permettono l’installazione di un contatore), è consentito l’uso di sistemi di contabilizzazione indiretta.

Il recente Decreto Legislativo del 14 luglio 2020, numero 73, in vigore dal 29 luglio, ha apportato importanti modifiche alle modalità di ripartizione delle spese energetiche nei condomini.

Il totale delle spese viene ora diviso tra gli utenti finali, riservando almeno il 50% agli effettivi prelievi volontari di energia termica.

Per quanto riguarda la quota restante (ossia il consumo involontario), le modalità di ripartizione possono includere, ad esempio, la proporzione dei millesimi, dei metri quadrati o cubi utili, oppure la potenza installata.

Quindi la percentuale di consumo involontario di ciascun utente può essere calcolata in vari modi e il metodo viene stabilito dall’Assemblea Condominiale o affidato a un professionista incaricato.

Inoltre, il decreto stabilisce che i sistemi di contabilizzazione installati dopo il 25 ottobre 2020 devono essere dotati di una funzione di lettura remota dei consumi.

A partire dal 1° gennaio 2022, i consumi misurati dai dispositivi con funzionalità di lettura remota dovranno essere comunicati ai singoli utenti mensilmente. In molti condomini però sono stati installati sistemi “walk-by” progettati solo per letture annuali.

Misuratori di calore condominio

Quando si selezionano contatori di calore, è importante considerare diverse caratteristiche per garantire prestazioni ottimali:

  1. Certificazione MID: assicurarsi che i contatori abbiano una certificazione MID conforme ai requisiti EN1434 e alla Direttiva Europea sugli strumenti di misura MID 2014/32/UE (MI-004). Questo garantisce la massima precisione e affidabilità dei dati;
  2. Misurazione della potenza: i contatori dovrebbero essere in grado di misurare la potenza con una frequenza di almeno un’ora, per identificare possibili aree di ottimizzazione e miglioramento;
  3. Connettività e integrazione: scegliere contatori che possano connettersi e integrarsi facilmente con sistemi domotici o il Building Management System (BMS) dell’edificio, utilizzando protocolli aperti come Modbus, BACnet, o M-Bus;
  4. Accessibilità remota dei dati: è importante che gli utenti possano accedere facilmente ai dati dei contatori anche da remoto, ad esempio attraverso servizi cloud;
  5. Installazione e manutenzione: i contatori dovrebbero essere progettati per consentire un’installazione semplice e una manutenzione agevole, con la possibilità di ricevere assistenza da remoto;
  6. Facilità di sostituzione della sensoristica: considerare la facilità con cui la componente certificata MID può essere sostituita o calibrata, poiché il Decreto 21 aprile 2017, n. 93 impone tale sostituzione o calibrazione dopo un determinato periodo di tempo. Pertanto, è importante che i contatori siano progettati per essere facilmente installati e sostituiti quando necessario.

Conclusione

La contabilizzazione del riscaldamento centralizzato nei condomini è un obbligo di legge. Tale obbligo responsabilizza i singoli condòmini, portando alla naturale riduzione dei consumi energetici.

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